Oggi inauguriamo la categoria di post in cui raccontiamo la nostra interpretazione degli stili di birra, e come da queste interpretazioni siano nate le nostre birre artigianali.
Abbiamo riflettuto su quale fosse lo stile di birra migliore per cominciare e la risposta è venuta spontanea: american amber lager, che in casa birrificio 61cento vuole dire semplicemente Elk.
LE LAGER
Sapete tutti cos’è una lager? Le lager sono le birre “a bassa fermentazione”. Vengono prodotte utilizzando lieviti che prediligono una temperatura di fermentazione intorno ai 10C°(minore rispetto ai lieviti amati dagli stili di birra Ale), lieviti che durante il processo di fermentazione lavorano nella parte bassa del fermentatore (ed è da qui che nasce “bassa fermentazione”, non dalla temperatura).
La stragrande maggioranza delle birre prodotte al mondo sono lager, anche nei casi di produzione industriale. Significa che siano più semplici da produrre? Non esattamente, sono più complicate.
Cosa significa “American Lager”? Un American Lager non è una birra lager prodotta negli Stati Uniti ma più semplicemente è una birra con ingredienti di origine statunitensi, che possono essere luppoli, malti, ma non solo. (Un giorno scriveremo un post dedicati agli ingredienti più tipicamente americani).
Perchè “Amber”? Una birra Amber Lager è appunto una lager con colori tendenti all’ambrato, una birra più scura della classiche lager (spesso identificate con le bionde chiare). Quel particolare colore è frutto dell’utilizzo di malti tostati, che danno carattere, colori e aromi specifici alla birra.
LA BIRRA ELK
Com’è nata la nostra Elk? Premessa. Scegliamo gli stili di birra attraverso i quali metterci alla prova secondo quelli che ci piacciono di più, o che ci hanno colpito di più, tra tutti quelli che abbiamo assaggiato. In fatto di birra per noi le scelte passano da palato e olfatto. A tutti noi le american amber lager sono sempre piaciute, malgrado non siano così comuni in Italia.
Per creare la Elk e dare la nostra interpretazione di questo stile siamo partiti dall’elemento “americano”: i luppoli. Abbiamo utilizzato un mix di luppoli nordamericani (dai sapori più profumati e fruttati) provenienti dalla Yakima Valley e di luppoli nobili europei (dagli aromi terrosi e erbacei).
La Yakima Valley è una zona naturale nello stato di Washington (Nord-Ovest degli Stati Uniti, vicina a Portland e Seattle) e rappresenta un paradiso per le produzioni agricole: è particolarmente famosa per la coltivazione della vite, delle mele, delle pere e delle pesche ed è celebre nel mondo della birra perché vi si coltiva la maggior parte dei luppoli statunitensi.
Per concludere la voce ingredienti, abbiamo utilizzato un malto tostato che ha aggiunto le note di caramello al sapore della birra, donandole anche una maggiore corposità e un colore limpido e profondo.
LA ELK VINCE IL PREMIO CEREVISIA
Il risultato? Malgrado fosse solo la prima cotta di questa birra, la Elk 61cento si è classificata terza al premio Cerevisia (uno dei più noti del settore, patrocinato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) nella categoria riservata alle birre a bassa fermentazione!
Un’ultima cosa, il nome e l’etichetta. Ci è sembrato naturale omaggiare un animale simbolo delle zone naturali dello stato di Washington: “Elk” è nientemeno che l’alce gigante del Nord America.
Al prossimo stile.
Be First to Comment